Il Sindaco De Meo esprime preoccupazione sul proseguimento dei servizi di ausiliariato negli ospedali pontini, tra cui quello di Fondi

ospedale-di-fondi-san-giovanni-di-dio

Alle ricorrenti preoccupazioni riguardanti il futuro dell’ospedale di Fondi si aggiunge anche l’incertezza, che aleggia ormai da settimane, sul proseguimento dei servizi di ausiliariato presso i nosocomi della provincia di Latina, che andrebbe ad incidere ulteriormente sulla riduzione dei nostri servizi ospedalieri.

«La comunicazione del 3 Settembre scorso da parte della Direzione Generale ASL sulla cessazione dell’appalto al 31 Dicembre prossimo non ha fatto che accrescere la mia preoccupazione – afferma il Sindaco di Fondi Salvatore De Meo – poiché per non compromettere la funzionalità dei reparti il prezioso ruolo di supporto e collaborazione al personale infermieristico svolto dai circa 200 ausiliari presso i nosocomi provinciali, tra cui quello di Fondi, deve essere necessariamente preservato e tutelato. Purtroppo le ragioni delle lavoratrici e dei lavoratori sono rimaste sinora inascoltate, nonostante le comunicazioni rivolte dalle organizzazioni sindacali alla Regione Lazio e la richiesta al Presidente Nicola Zingaretti di una riunione urgente da parte del Consigliere regionale Giuseppe Simeone. Ho appreso che lo sciopero proclamato per il 14 Ottobre prossimo è stato sospeso in ragione di un incontro informale avuto nei giorni scorsi presso la ASL di Latina, nel corso del quale è stata anticipata la predisposizione della nuova gara d’appalto e del relativo bando che consentirebbe la continuazione del servizio per i primi sei mesi del 2016 e per il semestre successivo. Per far sì che siano garantiti l’erogazione dei servizi, la continuità professionale e il futuro occupazionale dei lavoratori, il nuovo bando dovrà prevedere le necessarie clausole sociali a tutela dei lavoratori ausiliari, senza penalizzazioni economiche, poiché l’ottica della spending review sinora adottata in ambito sanitario ha già comportato la soppressione di servizi ospedalieri, anche presso il “San Giovanni di Dio”, con conseguenti disagi e disservizi. Auspico che la Regione Lazio voglia e sappia dare risposte esaustive in merito, perché se si dovesse proseguire con l’ottica del risparmio a tutti i costi le conseguenze sia per i lavoratori che per gli anziani e gli infermi da essi assistiti sarebbero inevitabili. Nelle ASL di Roma non sono stati applicati tagli in questo settore e sarebbe quantomeno anomalo se ciò dovesse invece avvenire in provincia di Latina».

About The Author

Related posts

Leave a Reply