SIMEONE (FI): “OSPEDALE DI FONDI SENZA ANESTESISTI, REPARTI BLOCCATI, INACCETTABILE INDIFFERENZA DI ZINGARETTI”

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Intervento del consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone, che presenterà una interrogazione urgente sullo stato di emergenza del Presidio Centro

“Presenterò una interrogazione urgente per fare chiarezza ed avere una risposta immediata e certa sul futuro dell’ospedale San Giovanni di Dio di Fondi che nel mese  di maggio non sarà in grado di eseguire alcun tipo di operazione per le specialità di Chirurgia e Ginecologia a causa dell’assenza di anestesisti. Una situazione inaccettabile, frutto della reiterata indifferenza e del silenzio del presidente e commissario per la sanità del Lazio, Nicola Zingaretti, agli appelli, alle interrogazioni, alla mobilitazione e alle richieste di chiarimento e di incontri mosse da tutti i sindaci, le associazioni e i cittadini del Comprensorio Centro. Avevamo più volte sottolineato che la mancanza di interventi chiari avrebbe portato alla paralisi dell’ospedale San Giovanni di Dio di Fondi ed oggi siamo costretti a sentirci profeti in Patria. Sono mesi che evidenziamo, al fianco delle istituzioni locali, lo stato di gravissima emergenza in cui versa il Presidio Centro, e tutta la sanità in provincia di Latina, a causa del sottodimensionamento del personale e della carenza di infermieri, tecnici, medici e anestesisti. Una situazione che il presidente Zingaretti e il direttore generale della Asl di Latina Caporossi conoscono perfettamente ma su cui, visti i risultati, non hanno sinora avuto intenzione di prendere provvedimenti.Quanto sta accadendo è vergognoso nel rispetto dei tanti pazienti in lista di attesa e di tutti i cittadini della provincia di Latina. Non accetteremo più temporeggiamenti nè tantomeno che si continui a lasciare i cittadini, i pazienti, i tanti professionisti in balia della casualità.  Zingaretti esca allo scoperto una volta per tutte e ci dica quale futuro intende dare a queste strutture assumendosi la responsabilità di chiudere questi ospedali se non intende dotarli delle professionalità necessarie a renderli in grado di fornire servizi efficienti e alla altezza delle aspettative dei cittadini. Con questo modo di operare si sta distruggendo un patrimonio di eccellenza e non lo possiamo consentire. Non accetteremo nuove promesse, vogliamo azioni concrete e immediate, lo chiedono i cittadini ed è un dovere nei confronti dei pazienti che, in questo modo, si vedono privati di ogni diritto alla cura”.

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