Rappresentazione storica “L’albero di Tommaso”: Domenica 9 Marzo 2014, ore 20.00 – Chiesa di Santa Maria in Piazza

comune di Fondi

L’Associazione Araldica Contado d’Aquino, in collaborazione con la parrocchia di Santa Maria in Piazza – Santuario Madonna del Cielo e il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Fondi, presenta “L’albero di Tommaso”, rappresentazione storica di quattro episodi della vita di San Tommaso d’Aquino nell’anniversario della morte, avvenuta il 7 Marzo 1274.
L’evento avrà luogo a Fondi Domenica 9 Marzo p.v. alle ore 20.00 nella chiesa di Santa Maria in Piazza, al termine della Messa vespertina.
«Il titolo della rappresentazione – dichiarano gli organizzatori – scaturisce da un episodio della vita dell’Aquinate. In cammino verso la Francia, Tommaso soggiornò a Fondi presso il Convento di San Domenico, dove celebrò messa e insegnò ai frati. Prima di riprendere il cammino egli piantò un albero di aranci nel giardino dello stesso convento».
Nel primo episodio della vita del Santo si evidenzia la figura di Dante Alighieri, che descrisse il grande teologo insieme ad altri grandi maestri: nel decimo canto del “Paradiso” il Sommo Poeta incontra Tommaso, che si dichiara pronto a soddisfare i desideri del pellegrino e mette in rilievo le caratteristiche del suo maestro Alberto Magno e degli altri beati sapienti.
Nel secondo episodio viene presentata la famiglia di Tommaso e raccontato il “Miracolo delle Rose”, avvenuto a Loreto Aprutino quando egli aveva quattordici anni.
Nel terzo si rappresenta la “Tentazione”: Tommaso viene rinchiuso nel castello di Monte San Giovanni Campano (FR), dove i fratelli di sangue introducono una donna di facili costumi che il giovane, appena entrato dell’Ordine dominicano contro il volere della famiglia, scaccia con un tizzone ardente.
Nel quarto episodio si mette in scena il “Miracolo delle Aringhe”: durante l’ultimo viaggio verso Parigi, ormai malato e afflitto da completa inappetenza Tommaso si ferma presso il castello di Maenza, dove vive sua nipote Francesca, ed esprime il desiderio di mangiare delle aringhe. Quel cibo è sconosciuto nella zona e pertanto risulta difficile esaudirne il desiderio. Ma pochi giorni dopo un pescatore di Terracina si presenta al castello con un canestro di aringhe fresche.

Comune di Fondi

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