Medici assenti “per dispetto” il Nas sequestra documenti

ospedale di fondi

Dopo la vicenda del medico senza cambio all’ospedale di Fondi e la lettera dei vertici Asl che tuonava contro i medici assenteisti per dispetto, è scattata l’inchiesta I carabinieri del Nas sono arrivati al pronto soccorso dell’ospedale di Terracina. Le verifiche riguardano la denuncia di un medico del pronto soccorso di Fondi costretto a chiamare la polizia dopo 24 ore ininterrotte di servizio.

Non c’erano medici disponibili a sostituirlo, quelli che dovevano esserci erano chi in malattia e chi in ferie. Alcune ore dopo l’increscioso fatto è arrivata anche l’inquietante nota del direttore sanitario della Asl Ennio Cassetta che nutriva seri dubbi sul picco di assenze per malattie dei colleghi. Picco che si sarebbe verificato nella prima decade di luglio e che avrebbe poi avuto ripercussioni anche su agosto provocando seri disagi ai pazienti. Per ora non è partita nessuna verifica o indagine interna alla Asl ma in compenso lunedì sono arrivati gli uomini dell’Arma e hanno portato via una serie di documenti relativi alle turnazioni, agli organici previsti per i pronto soccorso, alle assenze per malattie e relativi certificati.

Non è la prima volta che la situazione del pronto soccorso del presidio centro balza agli onori della cronaca e non certo per meriti. Lo stesso giorno della denuncia del medico a Fondi si è registrato un tamponamento che ha provocato anche un morto. Oltre al sovraccarico sul personale del pronto soccorso quel giorno l’ospedale di Terracina aveva per l’ennesima volta la Tac rotta e pertanto i casi urgenti sono stati dirottati su Latina e Formia allungando così i tempi di percorrenza del soccorso che in alcuni possono risultare fatali per la vita di una persona. Il caso Tac al Fiorini è emblematico. Il macchinario ha gli stessi anni del nosocomio, e se tanti anni fa poteva essere all’avanguardia ora è un ferro obsoleto che negli ultimi anni si rompe spesso. Una nuova Tac è stata acquistata dopo anni di battaglie ed è nella disponibilità dell’ospedale da aprile ma ad oggi è rimasta praticamente chiusa nel cellophane in attesa di locali idonei. Le ultimi voci parlano di una soluzione entro ottobre.

Il Messaggero.it

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