Internet, Italia al 60esimo posto nella classifica dei paesi più “connessi”

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Secondo il report The State of Broadband diffuso dall’ONU, il nostro paese è al 60esimo posto nella classifica mondiale delle Nazioni che utilizzano internet

Il 65,5% degli italiani ha sottoscritto un abbonamento internet di rete fissa. Una percentuale che classifica il nostro paese al 60esimo posto tra le nazioni più “connesse” del mondo. E’ questo il dato emerso dal report The State of Broadband diffuso dall’ONU.

Il nostro paese si conferma in crescita invece, quando il dato si riferisce alle connessioni dati su smartphone con 82 connessioni  sottoscritte con un’opzione con il proprio operatore di rete mobile per navigare dal proprio device ogni 100 italiani. Sempre in aumento, poi, il numero di persone che preferisce sottoscrivere per la propria abitazione un abbonamento con formula internet senza limiti come quello proposto da Eolo.

La top ten dei paesi più coperti da connessione internet

Di seguito ecco la classifica con i primi venti paesi nel mondo con la più alta percentuale di copertura sul territorio dei servizi internet

  1. Islanda 98,20%
  2. Lussemburgo 97,33%
  3. Andorra 97,33%
  4. Norvegia 96,81%
  5. Liechtenstein 96,64%
  6. Danimarca 96,33%
  7. Bahrain 93,48%
  8. Monaco 93,36%
  9. Giappone 93,33
  10. Paesi Bassi 93,10%
  11. Qatar 92,88%
  12. Finlandia 92,65%
  13. Regno Unito 92%
  14. Emirati Arabi Uniti 91,24%
  15. Svezia 90,61%
  16. Corea del Sud 89,9%
  17. Canada 88,47%
  18. Estonia 88,41%
  19. Nuova Zelanda 88,22
  20. Svizzera 87,97%

Nella top three troviamo, dunque, Islanda, Lussemburgo e Andorra, paesi territorialmente meno estesi ma con la maggior percentuale di copertura internet nazionale. Dei paesi maggiormente sviluppati invece, notiamo il Giappone al nono posto e il Regno Unito al tredicesimo.

Mercato internet mondiale, l’India scavalca gli Stati Uniti al secondo posto

Dal report di The State of Broadband, arriva un altro importantissimo dato relativo al mercato mondiale, con l’India che con 333 milioni di utenti della banda larga fissa e 260 milioni di utenti alla banda larga mobile, supera gli Stati Uniti e si piazza al secondo posto in una classifica che vede in testa ancora la Cina saldamente al primo posto con ben 721 milioni di utenti che utilizzano servizi internet.

Il reporto diffuso dall’Onu, indica poi altri dati importanti, come la percentuali di utenti che fino alla fine del 2016 resteranno ancora “offline”: un numero che sfora i 4 miliardi di persone. Fa specie notare come, di questi 4 miliardi, il 55% di persone non connesse a internet fanno parte di una grandissima fetta comprendente oltre a Indonesia, Pakistan, Bangladesh e Nigeria, anche India e Cina. Dall’indagine effettuata risulta inoltre che gli utenti che useranno internet entro la fine dell’anno, saranno oltre 3,5 miliardi , pari al 47% della popolazione mondiale. Un dato in crescita rispetto allo scorso anno quando invece gli utenti “connessi” erano 3,2 miliardi.

Banda larga mobile, dati ancora in crescita

Le connessioni dati da smartphone si confermano come il metodo più utilizzato dagli utenti mondiali per navigare in rete. Stando a quanto riferito dal report di The State of Broadband sono 165 i paesi che presentano tipo di connessione 4G sul proprio territorio con abbonamenti che entro la fine del 2016 dovrebbero toccare il picco dei 3,6 miliardi. Nel solo 2015 gli utenti che hanno utilizzato una connessione dati dal proprio smartphone hanno raggiunto la quota di 5 miliardi contro i 7,4 miliardi della popolazione mondiale. La nazione che gode del maggior numero di penetrazione degli smartphone sono sempre gli Stati Uniti in testa con una percentuale monstre del 90%. 

Nel 2020 più connessioni internet che acqua corrente nelle abitazioni

Il dato più curioso rivelato da The State of Broadband riguarda la previsione effettuata nel report dall’ONU, secondo la quale, per il 2020, gli utenti mobile unici toccheranno quota 5,6 miliardi. Un numero spaventoso, specie se messo in relazione con con il numero di persone che, entro il 2020 potranno usufruire di corrente elettrica nelle proprio abitazioni (5,3 miliardi), un conto corrente (4,5 miliardi) e allacciamento ad acqua corrente (3,5 miliardi). La più alta percentuale dei nuovi abbonati, ben il 93%, riguarderà paesi in via di sviluppo.

 

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