Fondi, i partiti di maggioranza stretti attorno alle sorti dell’Ospedale

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“Nonostante le rassicurazioni ricevute dal Direttore Generale della ASL pontina dott. Michele Caporossi in occasione dell’incontro avvenuto poche settimane fa in merito all’ospedale di Fondi, siamo fortemente preoccupati perché da allora nulla è cambiato e sopratutto perché registriamo notizie di ulteriori riduzioni di servizi presso il nostro nosocomio.

Sembra infatti che nel mese di maggio non sia prevista alcuna seduta operatoria presso il “San Giovanni di Dio”, né di Chirurgia e tantomeno di Ostetricia. Ciò significa che oltre alle già lunghe liste di attesa si registrerà il blocco totale di qualsiasi attività chirurgica. Per di più la cronica carenza degli anestesisti potrebbe anche non garantire le attività di Ginecologia, con la contestuale chiusura del reparto.

Sembrerebbe inoltre che i chirurghi di Fondi dovranno garantire i turni notturni presso l’ospedale di Terracina, con la conseguente cessazione anche delle attività ambulatoriali chirurgiche, considerato che per il nosocomio fondano non si è ancora provveduto alla sostituzione dei tre chirurghi trasferiti altrove nel gennaio scorso, sebbene tali sostituzioni fossero state garantite.

Tutto questo è inaccettabile,sopratutto perchè sembra che solo il Partito Democratico non voglia prenderne coscienza,infatti anzichè far sentire la propria voce nei confronti di Zingaretti, continua ad affermare che la situazione non è per nulla allarmante e non vuole riconoscere che la penalizzazione dell’ospedale di Fondi risale al vetusto ma ancora vigente atto aziendale, datato 2008, a firma di Ilde Coiro che individuò l’area delle emergenze esclusivamente presso l’ospedale di Terracina. Ma del Presidio Centro non faceva parte, già allora, anche Fondi? E allora perché non si pensò, come sarebbe stato più giusto ed opportuno, di strutturare funzionalmente il nostro Presidio Centro secondo le specificità di entrambi i nosocomi?

Se la situazione si evidenzia nella sua drammaticità già in questo periodo, non osiamo immaginare cosa potrà accadere nei mesi estivi, con la presenza di migliaia di turisti sul nostro territorio che necessiteranno anche di cure ospedaliere: una esigenza che non potrà essere adeguatamente garantita.

Nei prossimi giorni rinnoveremo al dott. Caporossi l’appello ad intervenire tempestivamente e personalmente per individuare una soluzione che consenta almeno di garantire gli attuali servizi e di scongiurare la chiusura della Chirurgia e dell’Ostetricia-Ginecologia. Al DG della ASL chiederemo anche di fare chiarezza una volta per tutte e garantire che l’ospedale di Fondi non chiuderà e non sarà depotenziato infatti quando registriamo la chiusura costante e continuativa dei reparti a causa dell’insufficienza di personale medico non possiamo non pensare, purtroppo, ad una eventualità di chiusura per il “San Giovanni di Dio”.

Ci aspettiamo di essere smentiti con i fatti, ovvero garantendo all’ospedale di Fondi: servizi H24 a supporto dei reparti ed in particolare di Ostetricia-Ginecologia, riorganizzazione delle risorse umane all’ interno del presidio anche con l’ utilizzo delle unità universitarie, assunzioni in deroga e contestuale assegnazione di nuove unità mediche.

Solo con questi atti concreti potrà essere assicurata l’operatività al nostro ospedale. Il resto sono solo parole”.

Fondi, 3 maggio 2014

Vincenzo Carnevale – Forza Italia, Fabrizio Macaro – Io Si, Vittorio Iacovacci – Litorale e sviluppo Fondano, Dante Mastromanno – UdC, Angelo Macaro – La destra

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