Centro Anziani di Fondi, dichiarazioni di Gennaro Sposito per chiarire la sua posizione

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Turbolenze intorno al Centro Anziani di Fondi. Un appello è stato depositato da Giovanbattista Spirito, già presidente del Centro – indirizzato al Sindaco Salvatore De Meo, alla Dirigente dott.ssa Tommasina Biondino, all’Assessore si Servizi Sociali Arcangelo Peppe – col quale si chiede “l’affidamento del Centro ad un elemento positivo da individuare”. Specifica Spirito nella lettera: “Il Commissariamento può portare a nuove forme di collaborazione, con l’isolamento di quegli iscritti che ripetono comportamenti antisociali”.

Parole forti che richiamano, nei giudizi di Spirito, una situazione “critica, come testimoniato dalle dimissioni del Presidente Sposito, pur impegnato in un lavoro di coesione e crescita del Centro, come attestato anche dalla Dirigente del Comune di Fondi, dott.ssa Biondino, in occasione della convocazione, il 4 agosto scorso, del Comitato del Centro Anziani per il rinnovo delle cariche interne”.

Spirito prosegue: “Sarebbe opportuno ‘commissariare’ il Centro, affidandone la gestione ad un’equipe di tecnici, per favorire l’azione di assestamento, evitando di coinvolgere nella nuova organizzazione, persone che avevano fatto parte della passata ‘consiliatura’. Oggi, dopo venti mesi di attività del presidente Sposito, la situazione, come rilevo dagli umori di ‘piazza’ e dalla mia esperienza personale, non è molto mutata”. “Il buon operato di Gennaro Sposito è stato, a volte, ostacolato da un clima poco sereno. L’operato del Presidente dimissionario avrebbe meritato una valutazione alla fine del mandato che, però al momento, si è interrotto”.

A seguito di tali dichiarazioni, Gennaro Sposito, presidente del Centro Anziani fino al 30 Giugno 2014, ha inteso chiarire la sua posizione in merito. Eletto democraticamente dall’assemblea e, a partire dal 20 Gennaio 2013, ha svolto il suo compito “con integrità e impegno, risolvendo le contraddizioni che ci sono state prima del suo insediamento, ha sanato i problemi di cassa che affliggevano il Centro, con una contabilità puntuale e attenta alle esigenze dello stesso, apportando migliorie come l’acquisizione del bancone del bar del Centro, contemporaneamente portando ad uno stato delle casse che si può definire florido (al 30 Giugno 2014 il Centro Anziani aveva in cassa circa 19.000 Euro, rispetto ai quasi 900 Euro presenti in cassa all’inizio del suo mandato), pur nel rispetto dei criteri di trasparenza che hanno contraddistinto la sua gestione”.

“Non solo, possiamo elencare alcune delle attività che hanno animato il Centro, ad esempio le collaborazioni con altre associazioni, come la Fondi Runners che già da Ottobre 2013 hanno proposto per gli anziani del Centro un progetto di passeggiate mirato, chiamato “La camminata” oppure il progetto in collaborazione con la Croce Rossa, mirante alla formazione dell’uso del defibrillatore a disposizione al Centro, inoltre screening gratuiti per anziani, formazione su tematiche tipiche della terza età come malattie del diabete e sua prevenzione, corsi di ginnastica posturale, inoltre corsi di alfabetizzazione informatica e gite con visite certificate.

Non solo cene e serate danzanti quindi, come le precedenti gestioni avevano abituato i fruitori del Centro, condite da eventi litigiosi che erano all’ordine del giorno, che avevano costretto il Sindaco De Meo a commissariare il Centro per lungo tempo.

Non a caso il Sindaco si è congratulato ripetutamente con Sposito per la sua gestione accorta e di alto livello, che non meritava la sfiducia ricevuta dal Consiglio.

Sfiducia poi effettuata da persone che hanno dato già pessima prova della loro inaffidabilità, visto che a Novembre saranno chiamati a giudizio per le loro intemperanze.

Sicuramente dopo le dimissioni irrevocabili di Gennaro Sposito, colpito dalle gravi azioni perpetrate da un gruppo che non rappresenta gli associati del Centro, comincerà un periodo buio, si rischia un ritorno ai tempi dove la litigiosità faceva da padrona nei locali del “Domenico Purificato” con evidente disagio per chi veniva al Centro per trovare un momento di svago e non chiudersi dentro casa, ma per aprirsi alla città e trovare spazi per vivere momenti di socializzazione con persone della loro età”.

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